La UIL è, da sempre, impegnata contro la violenza sulle donne. Qualunque tipo di violenza. Dentro e fuori il
contesto lavorativo.
Negli anni, il numero dei femminicidi nel nostro Paese è, purtroppo, rimasto costante. Così come costante è
l’alta percentuale di femminicidi commessa da un partner o ex partner. Questo elemento è un’ulteriore
dimostrazione di come il fenomeno della violenza contro le donne – compresa la sua espressione più feroce,
il femminicidio – siano, prima che un tema di sicurezza, un tema culturale.
Ecco perché lavorare sulla prevenzione significa molte cose: esortare le donne ad allontanarsi e denunciare
ai primissimi segnali di atteggiamento abusante o violento (compresa la violenza psicologica e la violenza
economica); lavorare per la formazione e la specializzazione degli operatori, sulla violenza di genere e per la
rimozione di pregiudizi e stereotipi, soprattutto nei settori professionali che maggiormente possono essere
a contatto con episodi di violenza; agire, in ogni modo e con ogni strumento a disposizione, sulla coscienza
collettiva, sulla cultura ancora estremamente diffusa che vede le donne come proprietà degli uomini, una
mentalità ancora profondamente patriarcale che si esprime in ogni contesto della nostra società .
La UIL è e vuole essere in prima linea su tutti i fronti nei quali possiamo fare la differenza. Non solo nella
giornata del 25 novembre ma nella quotidianità della nostra azione e del nostro lavoro, nelle aziende, nei
territori e nella società nel suo complesso.