Scaletta relazione
Consiglio Confederale Regionale Uil Abruzzo
17 luglio 2013
Azione coerente Uil Abruzzo:
- il lavoro prima di tutto (iniziativa 19 giugno 2013, ma richiama il manifesto del nostro Congresso del 2010);
- l’industria architrave dell’occupazione (oggi, riprendendo l’iniziativa del 23 novembre 2012).
Centralità del manifatturiero: tre conferme recenti, sintetizzate in tre nomi:
GIANNOLA, VIESTI, MARCHIONNE
- Giannola Svimez (L'Abruzzo nella crisi dell'economia italiana / Quali strategie per la ripresa dello sviluppo? Pescara, 5 luglio 2013):Italia e Abruzzo: il peso della manifattura. Quota valore aggiunto manifatturiero: Italia 16,5, Abruzzo 20,7 (prima della crisi, era arrivato a 23,1). Il tasso di industrializzazione, o di densità industriale (addetti industriali ogni mille abitanti): Abruzzo 83,9, Centro-Nord 95,7, Mezzogiorno 38,8. QUESTA CONSAPEVOLEZZA CONTINUA AD ESSERCI POCO.
- Gianfranco Viesti intervenuto alla presentazione dello studio di Banca d'Italia - L'economia dell'Abruzzo (L'Aquila, 17 giugno 2013): Presente e futuro dell'Abruzzo come regione industriale. L’industria è decisiva per il futuro dell’Italia e dell’Abruzzo; la centralità del ruolo dell'industria manifatturiera per un paese avanzato; il suo impatto su occupazione qualificata, servizi, export. L’industria in Abruzzo è ben bilanciata per settori (forte nei trasporti terrestri, non solo nell’auto; ben presente nella farmaceutica, nell’elettronica, etc), dimensione (grande e piccola), proprietà (multinazionale e locale). Dati di forte preoccupazione. Ma anche potenzialità. Dato prettamente abruzzesi sulla dinamica: tiene l'occupazione in Abruzzo, con la cassa. Difendere l'esistente: in questo caso, sì. Mantenere la capacità produttiva.
- Marchionne - SEVEL, 9 luglio 2013
- rilanciare quella scommessa che, insieme al partner Psa-Peugeot Citroen, abbiamo fatto sulla Sevel e su questa terra come polo di eccellenza produttiva
- investimenti cruciali per la Sevel, che ci permetteranno di estendere la leadership del Ducato sui mercati di tutto il mondo
- installato 45 dei 60 nuovi robot, che ne faranno il reparto di lastratura più avanzato d’Europa
- Sevel sta già producendo i componenti per una versione speciale del Ducato, che è stata studiata per soddisfare le normative e le esigenze del mercato nord americano
700 milioni = FSE + FESR x 7 anni …
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L’occupazione in generale e quella industriale in particolare
L’occupazione tiene (508.000 nel 2012), e con essa quella industriale (cresce addirittura, in controtendenza: da 112,3 nel 2008 a 112,5 nel 2012).
Ma qui è stato decisivo il ruolo della cassa integrazione, oggi non più garantito. I danni sono già in corso, con il crollo delle domande di cassa in deroga, non perché è cessata la necessità, ma perché è subentrata la sfiducia nello strumento.
Il disagio occupazionale: cassaintegrati (20.000), le crisi aziendali in atto (minacciati o persi 5.500 posti in 90 crisi aziendali su 13.000 addetti), disoccupati (65.000), sfiduciati (407.113 inattivi, tra cui i NEET). Poi, c’è la precarietà crescente è 150.000 assunzioni e altrettanti licenziamenti 2009-2012, ma i contratti precari sono ormai l’80% delle nuove assunzioni.
Industria Abruzzo:monitoraggio Uil Abruzzo
Oltre 90 casi aziendali oggetto del monitoraggio Uil Abruzzo sulle crisi aziendali a luglio 2013. Oltre 13.300 lavoratori lavorano nelle 90 aziende. Più di 5.500 posti di lavoro sono a rischio (o già perduti): almeno 1.800 già perduti; 2/3 a rischio (circa 3.700), 1/3 perduti. Una parte di quei circa 20.000 in cassa ne esce verso il licenziamento e non verso il rientro al lavoro, perché la cassa in deroga perde i colpi e perché alcune crisi supportate dagli ammortizzatori sociali sono andate a male. Inoltre, ricordiamo che il mix di cassa integrazione è cambiato con la crescita della straordinaria.
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Paradigma delle crisi aziendali
Viaggio nell’Abruzzo industriale
- Il Polo del Vetro in difficoltà
- Honda Italia Atessa
- L’indotto Honda e parte di quello Honeywell in difficoltà
- Sevel sempre bene tranne il 2009
- Idrocarburi (domani 18 luglio alle ore 11.00 si terrà la conferenza stampa di presentazione della ricerca condotta dal team del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia dell'Università dell'Aquila, dal titolo " L’impatto economico ed occupazionale del "sistema del valore” degli idrocarburi: il caso Abruzzo", a cura del prof. Luciano Fratocchi e del Dr. Massimo Parisse)
- La Val Sinello dopo la riconversione fallita Golden Lady (le responsabilità regionali, ruolo mancato nella riconversione e nel dare seguito al lavoro sulle aree di crisi) e la crisi della Gissi Confezioni
- Laterlite e la burocrazia regionale
- Kimberly Clark Alanno: l’appuntamento di oggi sull’eventuale vendita a ICO
- Merker Tocco da Casauria: soffre la crisi e la Fiom (vinte le elezioni)
- Il tessile Brioni e Roman Style regge
- Sixty
- Sulmona: male Coca Cola, bene Campari; Magneti Marelli nel Campus Automotive (e beneficia dagli investimenti Sevel così come da quelli su somigliano); in Valle Peligna la sede regionale dei Poli di Innovazione; fermo il lavoro sull’area di crisi
- L-Foundry (ex-Micron) Avezzano Non c'è posizione Italia su un sistema fondamentale come microelettronica e memorie. Riprendere politiche industriali. 1.623 non li manterremo. Almeno -300. Ci vuole un orizzonte industriale. Quello che non coglie Di Vico con De Vincenti.
- Finmeccanica: bene Thales Alenia Space, male Selex
- Chimico-Farmaceutico: Dompé, Sanofis Aventis, Menarini.
- Technolabs
- ATR Colonnella
- Il tessile a Teramo soffre (Guerre Moda, Lavanderia Martelli)
- Golden Lady Teramo
- Edilizia Italcementi Scafa; Sacci SpA Pescara; il cratere
Riconversioni
- INTE: i primi 8, 9 progetti di riconversione, potrebbe bloccarsi, il più interessante da 80/90 addetti nel recupero materiale inerte. Si prevedono opposizioni, cui ci opporremo.
- Accord Phoenix nel sito ex-Italtel (riciclaggio materiale elettronico)
- Bussi Il progetto Toto. La bonifica.
Le istituzioni come fattore di crisi: spesa dei fondi strutturali; VIA; pagamenti; ecologismo reazionario; ricostruzione; frammentazione; progetti mancanti (dai PIT al Palazzo della Provincia dell’Aquila).
Finanziamento attività produttive ex-fondi terremoto. 1,2 quest'anno, 10 in tutto, il 5% in attività produttive (100 milioni quest'anno). Due assi: Ricerca e Sviluppo; Turismo (ambientale, religioso). Pile (Thales, farmaceutico) per il primo, i comuni del cratere per il secondo.
SEVEL + FARMACEUTICO + RICOSTRUZIONE: abbiamo carte da giocare (più che altri)
Ma la situazione è gravissima, nazionale e regionale con essa (la media nazionale non è segno di salute)
Abruzzo cerniera? Immagine sbagliata. È una cerniera che non si chiude, ma si apre, fino quasi a rompersi (PIL 2001-2007: Abruzzo 5,5, Italia 9,1; 2008-2012: Abruzzo -8,3, Italia -6,9). L’Abruzzo torna in testa a un Mezzogiorno che sprofonda.
Inoltre: non dimentichiamo mai che la media nazionale non è oggi un porto rassicurante, ma la cifra di una nazione in declino e decrescita.
La piattaforma regionale industria
- Sbloccare la Ricostruzione dell’asse centrale dell’Aquila
- Fare il pacchetto PRESTO 2, con il dettagli degli investimenti 2013 (fondi strutturali, FAS, tra cui sbloccare quelli per l’Automotive)
- Rimodulare i fondi strutturali e il FAS: togliere a chi non sa progettare e spendere (inclusi i Poli di Innovazione che non funzionano); dare all’occupazione, ai piani di rilancio delle aree di crisi, ai Poli d’Innovazione che funzionano
- APQ per Campus Automotive: rompere gli indugi
- Le infrastrutture: Fondovalle Sangro; Porto di Ortona; banda larga
- Recuperare il ritardo sulla preparazione della programmazione 2014-2020: verso il documento del partenariato economico-sociale
- Utilizzare la programmazione 2014-2020 per collocare l’Abruzzo nei corridoi Est-Ovest e Nord-Sud
- Negoziare, insieme alle altre regioni interessate, la velocizzazione della linea ferroviaria adriatica
- Aprire il confronto a livello regionale, collegato con quello nazionale, sulla Macroregione Adriatico Ionica
- Chiedere un incontro al MISE sulle crisi aziendali abruzzesi di rilievo nazionale (crisi complesse): condividere l’elenco
- Attivare il tavolo di settore della microelettronica
- Svolgere un ruolo politico attivo nel negoziato nazionale sul finanziamento della cassa in deroga
- Chiedere al Ministero dei Trasporti di concordare un cronoprogramma e sperimentare congiuntamente gli strumenti per il reperimento delle risorse per finanziare i 2/3 ancora scoperti dell’Intesa Generale Quadro Infrastrutture
- Verificare l’inclusione dell’Abruzzo nel piano di manutenzione ordinaria e straordinaria ANAS
- Correggere gli errori fatti con lo smantellamento & commissariamento dei consorzi industriali
- Riprendere l’impegno di vendita di immobili regionali
Il contesto nazionale è decisivo
- Per l'Italia, la crisi più drammatica dall'Unità. L'Italia non cresce dal 1998, dalla stabilizzazione del cambio. Dal 2007, comincia il crollo dell'Italia. Anche Lombardia, Veneto, Emilia Romagna si fermano. Downgrading di tutte le regioni italiane. Le ultime tre regioni in Europa sono quelle della convergenza italiana.
- La crisi insegna al Nord che senza il mercato interno crolla anche il nord. Le loro esportazioni reggono, ma le imprese cadono per la contrazione del mercato interno. Diminuiscono le imprese.
Shock fiscale; shock pro-consumi; shock pro-lavoro; shock pro-politica industriale è il solo shock che mi prende è che non c’è alcuno shock in programma, ma l’attesa di tempi migliori, che se anche dovessero venire, non cambieranno le tendenze.
Dare continuità al 22 giugno.