Incendi: pochi fondi e mezzi, tanti errori. Necessario cambiare rotta

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Pochi fondi e mezzi, piani antincendio inefficaci, così come la cancellazione della Forestale mentre i vigili del fuoco sono sotto organico: si tratta di errori che sicuramente non stanno facilitando la lotta agli incendi in questi giorni.

Sono ormai due mesi che la provincia di L’Aquila sta fronteggiando l’emergenza incendi, che sta distruggendo migliaia di ettari di boschi tra l’aquilano, la Marsica e la valle Peligna, con danni incalcolabili per l’ambiente e per i territori colpiti da questa ennesima e immane catastrofe che interessa anche altre aree della nostra regione. L’eccezionale caldo estivo e la mancanza di piogge hanno creato le giuste condizioni per i piromani con disegni criminali, come sostenuto da diversi politici, ma a ciò va aggiunto che, anche questa volta, c’è stato un fallimento nella gestione del problema da parte di chi doveva garantire la sicurezza e la salvaguardia dell’ ambiente.

Si è dimostrato, inoltre, che i piani antincendio previsti per legge sono stati assolutamente inefficaci, così come le risorse stanziate dal governo regionale, sia in termini economici sia per i mezzi messi a disposizione. È vero che con la riforma del governo che ha previsto la cancellazione del Corpo Forestale, è emersa l'inefficienza delle nuove procedure antincendio, ed è stato purtroppo dimostrato che eliminare l'unico corpo con competenza diretta sugli incendi boschivi, dotato di mezzi e personale preparato e profondo conoscitore del territorio rurale, ha creato un disastro. Se a tutto ciò si aggiunge che i valorosi ed insostituibili vigili del fuoco risultano essere sotto organico e che, nonostante il grande impegno profuso, non riescono a fronteggiare da soli tutti gli incendi, specialmente se non supportati dai necessari mezzi aerei, che sono risultati insufficienti per garantire lo spegnimento degli incendi, ben si capisce quanto drammatica sia la situazione. In questi anni abbiamo subito gravi eventi sismici, alluvioni, eccezionali nevicate e adesso gli incendi che stanno mettendo in ginocchio il nostro già provato territorio. Non ci possiamo dunque limitare solo a gestire le emergenze, ma è fondamentale attivare le giuste procedure preventive di controllo sul territorio, che evitino o limitino queste catastrofi.

La Uil a questo punto chiede di aprire con immediatezza un confronto urgente con le istituzioni provinciali preposte e con la Regione Abruzzo per cercare soluzioni immediate al problema incendi e per predisporre piani d’intervento che prevedano una piu’ capillare e vasta partecipazione attiva all’opera di risanamento e restauro ecologico del territorio, prevedere un potenziamento del volontariato con una più efficace manutenzione del territorio. Altresì la Uil vuole concertare con gli enti preposti le opere da fare per il restauro ecologico dei territori colpiti dagli incendi, preferendo che ci sia una naturalizzazione spontanea dei suoli bruciati e lasciando che la vegetazione recuperi da sola, e predisporre interventi leggeri affidati esclusivamente ad organizzazioni ambientaliste ed evitare qualsiasi intervento meccanico finanziato a ditte e/o società private.

Pescara, 30 agosto 2017

Il Segretario Generale UIL Abruzzo                      Il Segretario Generale CST UIL Adriatica Gran Sasso

Michele Lombardo                                                Fabrizio Truono

 

 

 

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