Presentato a Roma il Rapporto Svimez sull'economia del Sud

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Presentato il Rapporto Svimez. Sud, 15 anni di stagnazione + 7 anni di crisi: è in discussione la struttura, non la congiuntura. Su 811.430 posti di lavoro persi in Italia nel 2008-2014, 575.787 sono stati persi al Sud. 526.000 giovani nella fascia di età 15-34 anni hanno lasciato il Sud nel periodo 2001-2014. La capacità produttiva dell'industria meridionale si è ridotta dal 2007 del 30%. Delusione per l'azione del Governo: nella Legge di Stabilità, non c'è traccia del Sud nel suo complesso, solo alcuni singoli interventi, pur apprezzabili. Non chiaro cosa saranno i Master Plan né quantità e destinazione del Fondo Sviluppo e Coesione.

Il caso dell'Abruzzo: nei 7 anni di crisi, ha subìto una riduzione del PIL (-6,9), ma niente di paragonabile al calo del Sud (-13). Nel periodo precedente la crisi, però, era cresciuto poco: 3,9 contro l'8,3 medio nazionale. Anche il Sud complessivamente aveva fatto meglio: 4,2. Sommando il periodo pre-crisi a quello della crisi, l'Abruzzo è decresciuto del -3,3, tre volte più della media nazionale (-1,1), ma niente a che vedere con il -9,4 del Sud. Resta il fatto che l'Abruzzo è indiscutibilmente la prima regione del Sud, ma invece di avvicinarsi alla crescita media nazionale, pur malconcia, se ne allontana.

Sintesi del Rapporto Svimez in slide

Sintesi del Rapporto Svimez per la stampa

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