Bombardieri al consiglio Uil Abruzzo: "Il governo ci ascolti o sarà mobilitazione"

Approvata all'unanimità la mozione che definisce la regionalizzazione della Uil. Lombardo: "Il territorio, il nostro patrimonio"

UIL Abruzzo
14/10/2020
News
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Una Uil propositiva a livello regionale e nazionale, vera locomotiva dei temi oggi al centro del dibattito pubblico e, per questo, pronta alla mobilitazione se non dovesse essere ascoltata. Una Uil che in Abruzzo prosegue nel suo percorso di riorganizzazione, che condurrà ad un’unica struttura regionale capace di valorizzare i territori. È la Uil emersa questa mattina a Pescara, nel corso del consiglio regionale che si è svolto a Villa De Riseis – dove la cooperativa Aurora gestisce i servizi di ristorazione con il coinvolgimento di ragazzi disabili - che ha visto la partecipazione del segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri. A fare gli onori di casa, Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo che ha aperto i lavori e tracciato gli scenari presenti e futuri della regione e del sindacato.

Nel corso del suo intervento, Bombardieri ha parlato dei temi dell’attualità economica e sociale: “Dobbiamo capire come far ripartire il Paese - ha detto - e, in questo senso, servono investimenti, idee chiare e la capacità di guardare al futuro, utilizzando in modo efficace le risorse del Recovery Fund e anche quelle del Mes. Inoltre, ci vuole particolare attenzione alle aree del Mezzogiorno, dando la possibilità di sgravi contributivi per fare nuove assunzioni stabili e a tempo indeterminato. Bisogna mettere il lavoro al centro degli obiettivi politici. Chiediamo al Governo di fare questa scelta - ha sottolineato il leader della Uil - ma vediamo qualche timidezza di troppo e, invece bisogna accelerare i tempi per affrontare le problematiche occupazionali con cui dobbiamo fare i conti nel Paese e in particolare nel Sud. Così come rivendichiamo adeguati incrementi salariali con il rinnovo di tutti i contratti privati e pubblici. Se sull’insieme di questi punti non avremo risposte - ha concluso Bombardieri - proseguiremo la nostra mobilitazione, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione”.

Da parte sua, Michele Lombardo è intervenuto sia sui temi dell’attualità regionale, sia sul percorso di riorganizzazione della Uil Abruzzo: “Da un lato – ha detto - assistiamo ad una Regione Abruzzo assente e che non coinvolge le parti sociali nelle decisioni. Dall’altro, è evidente il ruolo svolto proprio dal sindacato negli ultimi anni. È il caso della Zes: la perimetrazione definitiva è stata fatta grazie a noi, riequilibrandola verso l'interno al fine di valorizzare le zone deboli della nostra regione. Va ricordato che proprio noi della Uil siamo stati i primi a parlare di corridoio Tirreno-Adriatico, intermodalità e via dicendo: se oggi tutti ne parlano, se oggi l’alta capacità ferroviaria Roma-Pescara, che è conseguenza di questo discorso, sta diventando una realtà è perché la Uil ha fatto da locomotiva a temi diventati di tutti. E allora, se è vero che sono in arrivo per l’Abruzzo 8 miliardi dal Recovery Fund, 1,5 miliardi per la sanità e altri ingenti sostegni, tra cui auspichiamo anche il Mes, se è vero che siamo di fronte ad un flusso finanziario che non si è mai visto prima, dobbiamo chiederci: come si spenderanno questi soldi? Attualmente, sul tavolo della Regione ci sono 73 progetti, che dovranno ulteriormente essere scremati: la Regione apra subito un confronto con le parti sociali, anche alla luce del fatto che qui in Abruzzo siamo riusciti a creare un fronte comune di ben sedici sigle, compresa Confindustria Abruzzo. Sanità, scuola, infrastrutture, trasporti, commercio e servizi: su questo ci giochiamo il futuro. E non dimentichiamo che siamo una regione che soffre al di là della pandemia”.

Lombardo ha anche presentato il progetto di regionalizzazione della Uil in Abruzzo: “Ci siamo lasciati all'ultimo congresso con una delibera che dava mandato a questa dirigenza di riorganizzare la Uil e quindi abbiamo dato vita ad un cammino di regionalizzazione non semplice, dovendo evitare danni all'organizzazione. Quali le linee guida del nostro progetto? Siamo partititi da ciò che storicamente ci differenzia dalle altre organizzazioni sindacali: il rapporto con il territorio, perché è proprio questo il nostro patrimonio. Basti pensare che abbiamo ben trenta sedi territoriali. Ebbene, accanto ad un’unica Uil regionale il nostro progetto prevede la valorizzazione dei quattro territori provinciali, cui intendiamo dare una specifica dignità politica al fine di un coinvolgimento costruttivo. Il prossimo segretario, quindi, dovrà individuare quattro rappresentanti provinciali cui conferire la delega a rappresentare il territorio. E non verrà meno il ruolo delle Camere sindacali zonali, che saranno sei: Avezzano, Sulmona, Lanciano-Atessa, Vasto-San Salvo, Val Pescara e Torre del Cerrano. I loro rappresentanti integreranno l’esecutivo regionale, che rimarrà la sede di confronto e dibattito per tutte le decisioni che saranno vagliate dal consiglio regionale. Infine, continueranno ad esistere le assemblee come momenti di confronto per la base. Da un punto di vista amministrativo, sarà operativa un’unica tesoreria con due centri di costo. A tutto questo si arriverà con l’assemblea regionale nel 2021, fino a far diventare operativa la riforma nel 2022, quando si celebrerà il congresso”.

Al termine dei lavori, sono state approvate all'unanimità le due delibere che tracciano il percorso di regionalizzazione della Uil Abruzzo.

 

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