Cgil, Cisl e Uil Abruzzo hanno organizzato per venerdì 18 settembre a Teramo, in piazza Piazza Martiri della Libertà, la manifestazione “Ripartire dal lavoro”, appuntamento regionale della mobilitazione nazionale promossa dai sindacati confederali per rilanciare le sfide dell’occupazione e del rilancio economico. All’iniziativa, che avrà inizio alle 10.00, parteciperanno, nel rispetto delle norme e leggi vigenti per il contrasto al covid-19, le segreterie regionali confederali e territoriali Cgil, Cisl e Uil Abruzzo e di tutte le federazioni di categoria regionali e territoriali abruzzesi. Le conclusioni della giornata sono affidate al segretario nazionale Uil, Domenico Proietti.
Le ragioni della manifestazione sono state annunciate questa mattina, martedì 15 settembre, in conferenza stampa dai tre segretari regionali, Domenico Ranieri, Leo Malandra e Michele Lombardo: “Dopo l’iniziativa nazionale del 29 luglio scorso in piazza Santi Apostoli a Roma, “La Notte per il Lavoro”, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di continuare lo stato di mobilitazione con iniziative regionali perché non ci sono state ancora risposte concrete da parte del Governo. Stiamo vivendo – hanno aggiunto - in un contesto sociale nazionale e regionale difficile, condizionato da un immobilismo politico, sia a livello nazionale e sia regionale, che non lascia intravedere un impegno di operare scelte condivise in grado di cogliere le opportunità che le risorse europee, Recovery Fund, il Mes, la rimodulazione dei Fondi Masterplan ed altri interventi a sostegno dell’economia con i quali sostenere il mondo del lavoro nazionale e abruzzese di fronte alle ricadute negative che la pandemia trascina con sé. Nel Decreto Agosto ci sono pochissime luci e molte ombre, cui va aggiunto il mancato rinnovo dei contratti pubblici e privati, per oltre 10 milioni di lavoratori con chiare responsabilità delle nostre controparti. La proroga degli ammortizzatori e del blocco dei licenziamenti che abbiamo voluto fortemente non produrranno gli effetti desiderati se il Paese non sarà in grado di ripartire attraverso una progettualità e una visione che concentri la propria azione sul lavoro, sulla persona e di conseguenza sulle necessarie riforme a partire da quella fiscale – hanno aggiunto i tre segretari -. Il tutto aggravato da una ripartenza del sistema scolastico, perno centrale della comunità sociale, caratterizzata da una inammissibile confusione normativa, da un deficit occupazionale e da carenze strutturali dovute anche alla negazione di un confronto con le organizzazioni sindacali che sicuramente avrebbe aiutato la ricerca di soluzioni adeguate. In questi mesi i giovani, le donne e i pensionati hanno pagato, più di altri, la mancata pianificazione di misure in grado di garantire un supporto concreto. Il Paese e la Regione Abruzzo hanno bisogno di ricomporre un tessuto sociale che l’emergenza covid ha messo e sta mettendo tutt’ora a dura prova, a partire dal sistema sanitario e sociale, scolastico, dei trasporti. Si deve ripartire dal lavoro – hanno concluso -, dal buon lavoro, in cui si opera in sicurezza e in cui si rinnovano i contratti sia pubblici che privati, condizione indispensabile per dare valore e dignità alle persone attraverso il lavoro”.
Guarda la videointervista a Michele Lombardo: