Il successo di SEVEL e il sindacato
Comunicato Uil Abruzzo
FIAT, SEVEL: BUONISSIME NOTIZIE
La visita dell’Amministratore Delegato di Fiat Sergio Marchionne alla Sevel, con la conferma di 700 milioni di investimenti sullo stabilimento e sul prodotto, è una bellissima notizia per l’Abruzzo e per l’Italia. In America e Germania hanno capito che l’industria manifatturiera è il settore decisivo per crescere e svilupparsi: innovazione, occupazione qualificata, tecnologia, mercati mondiali. In Italia, ancora poca consapevolezza, poco coraggio e pochi investimenti. Tra questi pochi, quelli di Fiat in generale, e questi di Sevel in particolare, per aprire un nuovo capitolo nella storia più che trentennale di questa fabbrica.
IL RUOLO DEL SINDACATO
Dietro il successo Di Sevel, vogliamo ricordare anche l’importanza degli accordi sindacali, di ieri e di oggi. Unitari, in alcuni casi; in altri, non è stato possibile, e la responsabilità di fare le scelte la abbiamo assunta primariamente come Uil e Cisl. Dalle flessibilità del 1985 e successive, alla deroga per il lavoro notturno femminile del 1989 (grazie al quale oggi in Sevel lavorano quasi 1/5 di donne), all’accordo del 2005 sul salario aziendale (evitando la replica di conflitti aspri come quello che ebbe luogo a Melfi), ai recenti accordi con Fiat-Chrysler del 2010-2011.
NON SOLO VAL DI SAGRO
Le conseguenze positive degli investimenti Fiat e Sevel si avvertiranno non solo in Val di Sangro, ma alla Magneti Marelli di Sulmona e nell’intero indotto auto, che in Abruzzo interessa tutte e quattro le province.
ORA IL PUBBLICO FACCIA LA SUA PARTE
Dalle infrastrutture alla creazione di un ambiente favorevole alla ricerca e allo sviluppo (automotive), è necessario che questo robusto restyling del Ducato e potenziamento dello stabilimento con investimenti privati sia accompagnato da un uso intelligente e rapido di investimenti pubblici.
9 luglio 2013
Per la Uil Abruzzo (Roberto Campo)