(Dis)occupazione: con lo zerovirgola di crescita non si va lontano
1 dicembre 2015
In piena corrispondenza con la bassa crescita (zerovirgola) il lavoro non cresce. Anzi, si confermano, attraverso l’indagine Istat, dati preoccupanti : tasso di occupazione (quante persone lavorano) sempre in calo, la diminuzione dei disoccupati (chi cerca lavoro) è bilanciata, in negativo, dal costante aumento degli inattivi (rassegnati, sfiduciati) in particolare donne e giovani (garanzia giovani, dove sei?).
Colpisce in particolare come il super incentivo (decontribuzione totale) non abbia prodotto ciò che ci si aspettava : più occupati stabili. Infatti, non solo non cresce il numero dei contratti “fissi” ma continua a risalire il lavoro a termine. Quindi, la questione lavoro non può limitarsi a dosi massicce di incentivi, pure necessari, o a regole più favorevoli all’impresa ma deve essere affrontata con la strada maestra della crescita e di vere politiche “industriali”.
Guglielmo Loy, segretario nazionale Uil
ROMA, 1 DICEMBRE 2015